La faraonica reggia di Caserta è una delle più belle dimore storiche italiane, proclamata dall'Unesco Patrimonio dell'umanità. Costruita a partire dal 1752 per volere di Carlo di Borbone, su progetto dell'architetto di corte Luigi Vanvitelli, è circondata da un giardino informale o giardino inglese dove, tra finte rovine e laghetti artificiali, sono state coltivate rare specie botaniche. La visita della reggia inizia salendo la scala reale che conduce ai vasti e ricchi appartamenti reali seguiti dalia pinacoteca e dall'elegante sala ellittica, che ospita un antico presepe borbonico.
Si prosegue quindi entrando nelle stanze della regina, con il bagno rococò, nelle sale della biblioteca palatina, nella cappella reale e si arriva, infine, al teatro di corte. Inaugurato da re Ferdinando e dalla regina Maria Carolina nel 1769 in occasione del Carnevale, il teatro è l'esatta riproduzione del San Carlo di Napoli, in proporzioni ridotte. Nei depositi della reggia di Caserta si sono accumulate, nel cono degli ultimi duecento anni, opere provenienti dalla chiusura di altre residenze, come la reggia di Portici o la dimora reale di Resina.
Circa centoquaranta di questi dipinti si posso ora ammirare nella nuova Quadreria, raggruppati per percorsi tematici monografia in nove sale al piano terra del Palazzo reale.
Il parco che circonda la reggia è visitabile seguendo cinque diversi percorsi dedicati d e vie d'acqua, al parterre e bosco vecchio, a boschetti e radure, agli alberi grandi e alla peschiera grande. Il parco è uno splendido esempio di giardino all'italiana, composto di ampi prati, aiuole squadrate e spettacolari fontane. Il viale che lo attraversa è in asse con la reggia e con un lungo cono d'acqua rettilineo, che ha origine da una scenografica cascata artificiale, alimentata dall'acquedotto carolino, appositamente realizzato. Il corso d'acqua è movimentato da fontane barocche e, accanto alla grande cascata, un gruppo scultoreo intorno a una grande vasca rappresenta il mito di Diana insidiata da Atteone.
Maria Carolina d'Austria ha arricchito il parco originario di un Giardino inglese, ricco di piante esotiche, con giochi d'acqua e rovine artificiali. Durante l'estate la Reggia apre la sera con la manifestazione Apertis Verbis.
Storie, visioni e percorsi di luce. Straordinari giochi di luce, musica, danza e racconti accompagnano i visitatori che nei fine settimana attraversano il parco su un autobus a due piani scoperto che attraversa la via d'Acqua, dalla fontana di Eolo fino alla splendida fontana di Diana e Atteone, passando per la fontana di Cerere, la fontana di Venere e Adone, l'ingresso del giardino inglese e il bagno di Venere. La notte si risveglia abitata da folletti, artisti che sono i protagonisti di concerti e coreografie notturne per suggestive punteggiature sonore e visuali.