Il Duomo di Santa Maria Capua Vetere, noto anche come Basilica di Santa Maria Maggiore fu eretto da San Simmaco, vescovo di Capua, nel 432 sulle catacombe di S. Prisco; l'impianto originario, a una sola navata, fu ampliato con le navate esterne da Arechi II. Dopo la costruzione dell'abside nel 1666 la chiesa fu ulteriormente modificata tra il XVIII e il XIX secolo. Sulla facciata neoclassica si aprono tre portali.
L'interno, a cinque navate con decorazioni barocche, contiene una serie di ben cinquantuno colonne di varie forme e materiali, di cui due tortili, quasi tutte con capitelli corinzi.
Degne di nota le ricche cappelle, tra cui la pregevole cappella della Morte, che conserva un raffinatissimo altare policromo e una tela raffigurante la Deposizione di Cristo, attribuita al De Mura, e la cappella di Santa Maria Suricorum, con cupola rinascimentale ed arricchita da stucchi e altorilievi barocchi.