Prima che la nascita della reggia di Caserta ne decretasse la decadenza, il centro più importante del casertano sorgeva a quattrocento metri d'altezza, alle pendici dei monti Tifatini. La cittadina, oggi relegata al ruolo di frazione di Caserta, si chiama Casertavecchia e pare sia stata costruita dai Longobardi su un preesistente borgo romano e abbia raggiunto il massimo splendore durante la dominazione normanna.
A ricordo dello splendido passato che fu restano nel suggestivo borgo il duomo, costruito intorno al 1129, la vicina chiesa gotica dell'Annunziata, i resti del castello, la quattrocentesca casa delle Bifore e soprattutto le suggestive stradine sulle quali si affacciano le abitazioni in tufo, tutte in stile siculo-normanno. Nei pressi del centro abitato, immerso nel verde della minuscola frazione di Casola, poco dopo la sorgente d'acqua Tellena, si incontra l'antico e in parte diroccato eremo di San Vitaliano dove, secondo la tradizione, sostò il vescovosanto Vitaliano.
Il bel complesso religioso, dalle origini incerte, è composto da un'arnpia chiesa a pianta rettangolare con al centro un busto di san Vitaliano e una piccola cappella con altare in tufo e stucco, sovrastato da una sbiadita immagine che pare raffiguri la Madonna del Rosario.
Tra la h e di agosto e gh inizi di settembre Casertavecchia è il palcoscenico di Settembre al borgo, rassegna di musica, teatro, danza, arte e incontri culturali.