Sant'Angelo d'Alife: Informazioni turistiche
S. Angelo d'Alife, posto intorno ai 400 m di quota nel Parco Regionale del Matese, abbraccia un vasto territorio che va dalla pianura all'alta montagna della località Selvapiana. Il territorio è caratterizzato in pianura dalla viabilità che ricalca quella della centuriazione romana del I secolo a.C., pertinente all'antica colonia di Allifae. Qualche rinvenimento sporadico di epoca neolitica e notevoli necropoli del VII - IV secolo a.C. sono le tracce più antiche della frequentazione. In periodo altomedievale si sviluppò il culto di S.Michele nei pressi della grotta omonima, un inghiottitoio carsico sito ai piedi della collina. Successivamente, tra X e XI secolo la popolazione si stabilì sulla cima della collina, a quota 535, ove furono costruite iniziali fortificazioni, potenziate dai Normanni agli inizi del XII. Il sito, noto come oppidum Sancti Angeli cognomento Rabicanum, sorto su un insediamento sannitico di cui si conservano tracce di mura megalitiche, nel 1135 era ben difeso dai Quarel-Drengot e fu attaccato da Ruggero II durante le lotte per l'annessione della contea alifana al regno di Sicilia. Riccardo di Ravecanina, e i figli Andrea di Ravecanina e Giovanni lottarono a lungo per il possesso del mastio e dell'intera contea. La rocca di Ravecanina (come chiamata in seguito) o Rupe Canina, fu ristrutturata da Federico II, che l'assegnò ai cavalieri teutonici. Le vicende nel corso dei secoli XIV e XV furono legate alla proprietà dei Marzano, famiglia assegnataria del feudo. La popolazione all'inizio di quest'ultimo secolo abbandonò l'area scendendo in aree più pianeggianti e formando due agglomerati urbani sui versanti opposti della collina, dando vita agli attuali comuni di S. Angelo d'Alife e Raviscanina.
Tratto da: Wikipedia
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