Pietramelara: Informazioni turistiche
La storia di Pietramelara è antica e nobile. Grazie ad importanti ritrovamenti archeologici si sono rinvenute nel territorio del Monte Maggiore numerose tracce di forme di vita risalenti all'epoca pre-romana. La struttura del centro di Pietramelara testimonia che l'insediamento fu frutto di un'attenta pianificazione che presupponeva una rocca a difesa e controllo del territorio. Il borgo medioevale, cuore del centro storico, si articolava in un complesso radiocentrico il cui asse era rappresentato da un'antica torre longobarda ed il cui perimetro era dato dalla grande cinta muraria stretta da 12 torri. Fondata da Landolfo ed Adenolfo, principi longobardi, nel primo medioevo, Pietramelara fece parte prima dei possedimenti della badia di Montecassino e, successivamente del feudo della limitrofa Roccaromana. Alla morte di Filippo de Roccaromana, il vasto feudo passò in potere della regia corte non molto tempo dopo lo divise e lo dette in concessione. Quindi Pietramelara, fu data a Eduardo Colonna ed in seguito a Federico Monforte, che fecero abbellire il castello trasformandolo da fortezza in un elegante palazzo. Il 13 Marzo 1496, dopo 15 giorni d'assedio, durante i quali il paese fu messo a ferro e fuoco dagli Aragonesi, perirono i 2/3 degli abitanti mentre i sopravvissuti vennero venduti come schiavi. I vincitori lasciarono libere soltanto sette famiglie che iniziarono la ricostruzione sulle rovine della città distrutta. Poco dopo la comunità di Pietramelara risultava eretta in Università con propri statuti e notevoli poteri di pertinenza feudale. I siti architettonici, archeologici e monumentali Segno delle antiche origini della città sono le Grotte di Seiano che sorgono sulle pendici del Monte Maggiore nella fascia compresa tra i comuni di Pietramelara e Rocchetta. Si tratta di un vastissimo complesso sotterraneo di gallerie in muratura che si estendono sino a raggiungere le mura ciclopiche circondanti gli imponenti ruderi. Il comune di Pietramelara vanta la presenza di due antiche chiese che custodiscono al loro interno un patrimonio artistico di notevole entità ed importanza. San Rocco e SS. Annunziata. Ad ogni modo tutto il territorio tradisce il fasto di un nobile passato.
Da Visitare:
Grotte di Seiano : Sulle falde del Montemaggiore, in località Castellone, si estende un vasto complesso sotterraneo di gallerie in muratura dotato di cisterne, denomitao "Grotte di Seiano". Le grotte sono nel centro della zona archeologica delimitata da ruderi di mura megalittiche, nonostante le altre opere siano di sicura fattura romana, la tecnica di costruzione delle mura le fa risalire a popoli pre-romani.Secondo alcuni studiosi le grotte surono fatte costruire da Elio Seiano prefetto del Pretorio sotto Tiberio, secondo altri presero il nome dal " Pagus" romano di Sayano i cui ruderi nelle vicinanze delle ciclopiche mura testimoniano l'esistenza della civiltà Osca.varie sono le ipotesi azzardate circa la destinazione delle Grotte,da Fortezze a bagni termali, cisterne o stazione della Posta e secondo alcuni esse portavano fino sotto le mura del Palazzo Ducale e del Convento di S.Agostino.
Le bellezze naturali e le passeggiate:Tutta la zona circostante Pietramelara si presta ad essere territorio d'elezione per tutti gli appasionati di escursionismo naturalistico. Per quanto riguarda la flora presente sul territorio di Pietramelara, si segnala nella zona del Monte Maggiore la presenza dell'agrifoglio, specie caratteristica di queste terre. Per la fauna, invece, si segnala la presenza, numerosissima, di cinghiali e volpi. A tal proposito, si ricorda che, sull'intero territorio di Pietramelara, la caccia al cinghiale è permessa solo secondo il calendario venatorio regionale. Il paesaggio di Pietramelara è reso suggestivo dalla presenza di numerose aree boschive che hanno fatto sì che il comune fosse conosciuto soprattutto per la bellezza dei suoi luoghi, che sembrano custodire una natura incontaminata. Si segnala il Bosco di Monticello che occupa una superficie di 110 ettari caratterizzata dalle specie legnose del leccio e del cerro. Ex riserva di caccia dei baroni Sanniti, oggi è di proprietà della famiglia Cerbo. L'intera zona era recintata con mura di pietra calcarea alte 2 metri, rimaste per lunghi tratti ancora integre. Una rigogliosa vegetazione ricopre anche il Monte Castellone: ceduo misto con discreta presenza di castagno, per la maggior parte di proprietà privata, racchiude la zona archeologica delle grotte di Seiano. Contibuiscono a rendere incantevole il paesaggio la Valle del Trabucco, caratterizzata da boschi cedui di carpino, ornello e cerro di proprietà demaniale, la Valle Tuoro, costituita da rimboschimenti realizzati con specie resinose (pino, cedro), a cura della comunità montana "Monte Maggiore" e la Crucivalle, data da una faggeta di particolare interesse dal punto di vista naturalistico - ambientale.
Tratto da: comune.pietramelara.ce.it
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