Castel Morrone: Informazioni turistiche
Ripercorrendo a grandi tappe la storia di Castel Morrone, interessante appare il primo insediamento e perché molto antico e per le caratteristiche abitative. Circa le origini si riscontrano pareri discordi: VII, VI sec. a. C. o, come sostiene l’archeologa G. Conta Haller, in base al ritrovamento di alcuni reperti, IV, III sec. a.C. e cioè il periodo delle guerre sannitiche. Certamente la storia di Morrone s’interseca, fin dalle sue origini, con quella delle lotte tra Campani, Sanniti, Romani per il possesso di Capua e dell’Italia Meridionale. Capua, infatti, fondata dagli Etruschi nel VII sec. a. C., era città fiorente, situata in una piana fertilissima e non lontana dal fiume Volturno allora navigabile. Di queste lotte Morrone fu testimone e partecipe.
Le origini degli abitanti sono forse sannite; il monte Castellone – Gagliola, facente parte della catena dei Tifatini, è infatti al confine del Sannio e la sua posizione geografica assicurava il controllo sullo stretto passaggio che portava alla pianura di Caserta. Sul crinale delle due colline sorse dunque la città – fortezza di Plistica. Scrive l’Esperti: “Plistia era città situata in Morrone sopra il monte di Gagliola, dove al presente si vedono le vestigia delle mura. Vi sono dei gran sassi detti Pile dal Calepio; onde da Pile Plistia; così in Napoli abbiamo il Piliero alla marina, perché quivi vi è un gran sasso”. Questa città – fortezza, che G. Guadagno fa rientrare in una rete di fortificazioni, aveva enormi dimensioni (circa 200.000 mq), dominava la piana di Sarzana e forse la divideva nel possesso con Saticola o meglio con Capua. La cinta, costituita da mura megalitiche, ancora oggi visibile, aveva un perimetro di 5 km. Gli abitanti furono pastori, montanari, guerrieri, abili nell’uso del cavallo per gli spostamenti. Le loro conquiste non erano durature perché mancava alle popolazioni di origine sannita una forza politica aggregatrice. Durante le guerre sannitiche, Plistica, sentendosi campana, affiancò i Romani offrendo assistenza alle legioni dirette verso il Sannio. Messa sotto assedio (314 – 313 a. C.) fu rasa al suolo dai Sanniti. La legenda locale racconta che dal monte scese verso il fiume Volturno tanto sangue che il luogo sottostante fu chiamato “Sanguineto”.
.
.
.
.
.
.