La Cattedrale, dedicata ai santi apostoli Pietro e Paolo è una delle opere più importanti dell'architettura romanica campana. Edificato nel 1103 su un'area in cui vi era un tempio pagano o cristiano, consacrato nel 11 13 e rimasto intatto nonostante le decorazioni fatte nel 1758, è stato di recente restaurato.
Per la costruzione furono impiegati materiali provenienti dai templi di Mercurio e di Ercole, dal Teatro e da altri edifici romani. All'esterno, la facciata è preceduta da un portico con archi sorretti da colonne e pilastri, riccamente decorato: pantere, maschere sceniche, bassorilievi risalenti al XIII secolo e raffiguranti la vita di San Pietro o scene dell' Antico e del Nuovo testamento.
Nella zona superiore della facciata vi è un finestrone, inquadrato da un'edicola triangolare, anch'esso arricchito da sculture. All'interno, a tre navate, eleganti stucchi settecenteschi sovrastano gli archi, sostenuti da colonne monolitiche di varia forma e materia, sormontate da capitelli romani.
Particolare attenzione merita lo splendido I pavimento musivo che ricopre la navata centrale, risalente al XII secolo, con motivi geometrici di I gusto arabizzante. Sotto la sesta arcata destra si trova il grande pergamo, anch'esso decorato con i mosaici a motivi geometrici e rappresentazioni molto vivaci di animali.
La cassa rettangolare è retta da archi sostenuti da colonne posate su leoncini. Da notare anche il candelabro del cero pasquale e il parapetto dell'organo, decorati da mosaici in cui brilla l'oro degli elementi figurativi. Sia il pergamo che il candelabro del cero pasquale sono databili alla prima meta del secolo XIII e si ritengono eseguiti da Pellegrino, così come riportato sul bassorilievo raffigurante Giona ed il cetaceo.
A destra del presbiterio si apre la barocca Cappella del Sacramento, con balaustra e altare a tarsie marmoree ed una tela di Luca Giordano raffigurante la Comunione degli Apostoli. Sotto il presbiterio delle scale conducono alla cripta, sostenuta da venti colonnine, dove sono depositati i frammenti appartenenti probabilmente ad un altro pergamo.