San Potito Sannitico : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diCaserta.



Comune di San Potito Sannitico

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San Potito Sannitico: Informazioni turistiche

La pietra dei bellissimi portali del centro storico, i ruderi antichi, la montagna con le sue antiche leggende segnano il percorso ultramillenario dell’insediamento. SAN POTITO(alt. M. 230), che dal 1862 ha aggiunto il toponimo SANNITICO per ricordare la stretta connotazione con il Sannio storico, è posto alle pendici dei monti del Matese nel versante della Provincia di Caserta. Il sito venne abitato sin dall’antichità in quanto a ridosso sia dei percorsi pedemontani di collegamento con gli altri centri sannitici che di attraversamento del massiccio matesino per l’accesso alle pianure pugliesi. Diverse e notevoli le emergenze archeologiche romane allorquando il territorio, facente parte del municipium di Allifae, era costellato di ville e ricercate abitazioni in virtù della posizione favorevolissima. GIANFRANCESCO TRUTTA – canonico e storico del ‘700 – nel suo Dissertazioni Istoriche loda la collina delle Torelle come una delle più belle delle contrade Alifane individuando, proprio nei ruderi di una grande villa romana ivi posta, le antiche Terme di Ercole, distrutte da un terremoto e successivamente ricostruite da Fabio Massimo rettore della provincia romana.
Gli innumerevoli reperti fittili e di terracotta, già riversati negli anni al Museo Civico di Piedimonte Matese, testimoniano della rilevanza del sito. L’influenza Longobarda, Normanna, Bizantina (era stretto il collegamento con la Puglia dove svernavano grosse greggi) e Spagnola ha contribuito – come per la maggior parte dei centri dell’ antico Regno di Napoli – a innestare diversi elementi culturali e linguistici ancora oggi presenti nella toponomastica, nella tradizione religiosa e negli usi quotidiani. Per secoli i sanpotitesi hanno saputo trarre dalla montagna – che costituisce la maggior parte del territorio comunale – e dalla coltivazione dei terreni della pianura alifana sostegno e occasione di sviluppo.
Alla metà del Settecento l’Università sanpotitese otteneva finalmente – in concomitanza con lo sviluppo dell’abitato, che andava arricchendosi di palazzi dalle importanti finiture esteriori, e dal progredire delle attività agricole ed artigianali – la separazione da Piedimonte. Passo successivo fu l’attribuzione di una quota del demanio montagnoso matesino, posseduto sino ad inizio Ottocento in promiscuità con i Comuni vicini. Le vicende storiche del napoletano hanno interessato e coinvolto anche la nostra comunità; così il processo di unificazione suscitò la reazione di legittimisti borbonici, braccianti disillusi e comuni delinquenti scatenando quel fenomeno comunemente conosciuto come brigantaggio.
La comunità ha pagato un prezzo pesante prima a causa delle violenze – molto noto l’assalto brigantesco del 25 luglio 1865 con l’uccisione del Sindaco e di Don Enrico Sanillo eminente personaggio locale – e, quindi, della forte emigrazione cui tanti sanpotitesi sono stati costretti. Oggi si guarda al futuro tornando all’antico – ossia alla montagna – laddove l’esperienza del Parco Regionale del Matese, nel quale il territorio comunale è inserito, si spera costituisca momento di importante sviluppo per tutta la comunità.
Tradizioni:
'La Festa dell'emigrante'
La Sagra dell'uva Settembre
Per tradizione la una manifestazione si svolge tutti gli anni alla fine del mese di settembre
Le Feste religiose: San Potito Patrono 24 e 25 maggio
La festa liturgica ricorre il 10 febbraio. La festa solenne viene celebrata la quarta domenica di Maggio. POTITO adolescente(circa 14 anni) fu martirizzato durante le persecuzioni dell’imperatore romano Antonino Pio nel 156 d.c. presso il fiume Caleggio nel territorio di Ascoli Satriano(FG). Il suo culto è esteso in tutta Italia, una parte delle reliquie del suo corpo è conservata nel santuario di Montevergine(AV). Associata alla festa religiosa si teneva nei decenni scorsi una grande fiera – mercato.
Le Feste religiose: Santa Croce - "La Festa del Fuoco"
Festa che tutti ricordano con piacere e che trae le proprie origini dai riti propiziatori di origine probabilmente pagana(il passaggio dall’inverno alla primavere, dal buio alla luce, dal male al bene…) ma il fuoco che illumina, purifica e riscalda e consuma distrugge e trasforma e che, insieme ad aria acqua e terra rappresenta uno dei quattro elementi fondamentali del creato, è anche simbolo della cristianità. La festa vedeva, un tempo, impegnate le contrade del paese in una sana, quanto agguerrita, competizione a chi faceva il fuoco più grande. Intorno al fuoco poi, musica, vino e taralli e tutti dovevano misurarsi con l’elemento saltandovi attraverso.
Mercatino di Natale Dicembre L'iniziativa, organizzata dalla Proloco locale si svolge nel cnetro storico del paese durante il primo fine settimana di dicembre.
Tratto da: comune.sanpotitosannitico.ce.it

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