Gioia Sannitica: Informazioni turistiche
Secondo una leggenda l'origine di Gioia sarebbe legata a un tempio eretto in queste zone in onore del dio Giano ai tempi delle guerre sannitiche. Tale narrazione, priva di riscontri documentali e archeologici, è però riprodotta nello stemma comunale dove, fra una quercia e un cipresso, è presente un'ara (altare) avente nella parte inferiore le iniziali "A" e "J", interpretate come "Ara Jani" (Altare di Giano).
Gioia viene citata per la prima volta nel Catalogus Baronum del XII secolo. In origine Gioia non aveva l'attuale estensione: molte frazioni erano dei feudi a parte, come quello di Carattano che dipendeva dall'Abbazia benedettina del Santissimo Salvatore. Gioia Centro, invece, nel 1532 fu donata dall'imperatore e re di Napoli Carlo V d'Asburgo al nobile cavaliere spagnolo Ugo Villalumo, distintosi nella battaglia di Pavia (1525). Questi dopo pochi anni lo vendette a Gabriele Barone, presidente della Regia Camera della Sommaria (l'allora Corte dei Conti), che chiese ed ottenne assieme all'universitas un decreto vicereale per lo svolgimento di un mercato settimanale di mercoledì. I gioiesi godevano di propri statuti civici e si riunivano in assemblea nella chiesa di San Felice.
Nel XVII secolo Gioia passò ai Gaetani di Piedimonte che la tennero fino alla eversione della feudalità. Al 1810 risale infatti la decisione della Commissione feudale che sciolse i diritti feudali e consentì a chiunque di aprire molini, diritto che precedentemente era riservato esclusivamente al feudatario. Durante il XIX secolo il territorio comunale subì varie acquisizioni e arrivò alle dimensioni attuali.
Al 1857 risale l'edificazione della strada Piedimonte Matese-Telese Terme, costruita su precedenti strade campestri. La strada ha favorito lo sviluppo della contrada Taverna (o "quartiere nuovo") nella quale nel 1879 è stata trasferita la sede municipale. Nel 1862 con decreto reale al nome ufficiale fu aggiunto il predicato di Sannitica per distinguerla dagli altri centri omonimi sparsi per l'Italia.
Nel 1945 passò dalla provincia di Benevento a quella di Caserta.
Tratto da: Wikipedia
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