Conca della Campania: Informazioni turistiche
Centro agricolo situato sul versante nordorientale dell'antico vulcano spento di Roccamonfina, Conca della Campania si estende su una dorsale collinare incisa dal torrente Maltempo, affluente del Volturo.
Panorama comune di Conca della CampaniaLa posizione del sito, di grande importanza per il controllo delle vie di penetrazione dal Lazio alla Campania, rende ipotizzabile la presenza umana nell'area fin dall' Eneolitico: reperti di tale periodo sono stati rinvenuti nell’area.
Secondo gli antichi storici greci i primi abitanti del territorio furono gli Ausoni, dai quali in età storica derivarono gli Aurunci, raccolti in pagi e vici. In seguito la stirpe dei Sidicini di Teano si sostituì a quella degli Aurunci, e, dopo le guerre sannitiche, vi fu l’assoggettamento definitivo alla potenza romana.
Il paese ha preso probabilmente il nome dalla posizione in cui è sorto. Antico possesso dell' Abbazia di Montecassino, nell'884 subì le incursioni dei Saraceni e, nel X secolo, fu ceduto al conte di Teano; il secolo successivo l'abate Atenolfo ne richiese la restituzione e nel 1066 fu ceduto a Riccardo I, conte di Aversa.
Nel 1269, sotto Carlo I d'Angiò, Conca faceva parte della Contea di Teano. A metà del Quattrocento, sotto il regno degli aragonesi, Conca divenne feudo dei Marzano ma, poiché questi tennero un atteggiamento ostile nei confronti di Ferrante, il re tolse loro il feudo e lo acquisì in un primo momento ai beni della corona, poi lo assegnò nel 1467 ai di Capua, che nel 1481 ottennero il titolo di principi.
Verso la fine del Settecento ai di Capua successero gli Invitti, che tennero ininterrottamente il potere fino all'eversione della feudalità.
Tratto da: comune.concadellacampania.ce.it
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