Cellole: Informazioni turistiche
Le radici storiche dell'attuale centro abitato risalgono al feudalesimo.
Il toponimo deriva dal latino pagus cellularum. Il termine latino pagus fa parte del lessico amministrativo romano, e stava ad indicare una circoscrizione territoriale rurale (cioè al di fuori dei confini della città). Il villaggio era stato adibito a deposito di generi alimentari stipati in appositi fabbricati divisi in "celle" o magazzini, dai quali cellularum. Di queste celle sono rimaste poche tracce nella zona. Nei dintorni, tra Cellole, Carano e Piedimonte forse, si trovava la città romana diVescia[2]. Perciò si suppone che le radici più profonde dell'attuale città potrebbero risalire al periodo della nascita della città romana di Sinuessa, circa 4 km a nord di Mondragone, insieme alla quale e con Ausona, Suessa e Minturnae, formavano la famosa Pentapoli Aurunca, distrutta dai romani nel 413 a.C.
Più tardi per gli abitanti del Medioevo Cellole divenne un punto di ritrovo in quanto la città era ubicata tra l'antica Via Appia e la nuova " via Appia", durante il feudalesimo il territorio cellolese era stato integrato nei domini dei signori di Sessa Aurunca. Con l'arrivo dei Longobardi i territori dell'ager sinuessanum si disgregarono e quel villaggio che allora contava poche centinaia di abitanti fu inglobato nel territorio di Sessa Aurunca che era l'unico riferimento economico culturale e sociale di tutta la zona circostante.
Durante il Medioevo il piccolo villaggio divenne un avamposto difensivo per la vicina Sessa Aurunca. Infatti, dalla città aurunca non era possibile avvistate i fuochi di segnalazione della costa, anche a causa della nebbia della zona paludosa prossima al mare detta Pantano, Cellole serviva da ponte tra la costa e le mura sessane.
Ebbe quattro torri cosiddette saracene dell'altezza di alcune decine di metri, ora distrutte e costruite in materiali di risulta dell'epoca precedente o in pietra locale.
Il 20 aprile 1970 si riuniva, in Sessa Aurunca, il consiglio comunale per discutere, fra l'altro, della separazione ed erezione a comune autonomo della frazione di Cellole. La questione era vivamente sentita dagli abitanti della predetta frazione i quali, ritenendo che i loro interessi non fossero stati esaminati con quella solerzia e serietà che il problema richiedeva, cominciarono a dare, nella notte del 21 aprile, i primi segni di irrequietezza costituendo un blocco stradale sul corso principale di Cellole, all'altezza del quadrivio di piazza Chiesa Nuova, ora Piazza Aldo Moro.
Alle manifestazioni di protesta partecipava una folla sempre più fitta e numerosa. Si moltiplicavano i blocchi stradali e gli episodi di intolleranza verso la forza pubblica resero necessario l'intervento di rinforzi costituiti da contingenti del X battaglione mobile dei Carabinieri di Napoli. Ai blocchi stradali si aggiunsero quelli ferroviari che interessavano la linea di grande comunicazione Roma-Napoli via Formia ed interrompevano, pertanto, il transito dei convogli.
Il 21 febbraio 1973 la popolazione del comune di Sessa Aurunca fu chiamata alle urne e decise per l'autonomia di Cellole. Dopo due anni, il 2 aprile 1975 incominciò l'attività amministrativa del comune. Lo stemma adottato dal neonato comune raffigura un grifone che allunga la rapace zampa su una sottostante minuscola pineta. Chiaramente significativo del sentimento per essere riusciti ad affrancarsi dal secolare giogo da parte delle classi dirigenti di Sessa Aurunca e di essere riusciti a conquistarsi il tanto agognato "posto al sole" rappresentato da Baia Domizia. Questo revanscismo ancora oggi permea entrambe le comunità, con una rivalità dannosa che compromette fortemente le occasioni di crescita
Tratto da: Wikipedia.it
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