Alvignano: Informazioni turistiche
Alvignano discende dall'antica città di Cubulteria, con il nome da un personaggio di spicco nell'epoca imperiale di Roma del II secolo, il suo nome era Marco Aulo Albino procuratore presso la prima coorte dei breuci e patrono di Alifae e Cubultreria presso Roma[4]. I casali si formarono dopo la distruzione di Cubulteria nel VIII-IX secolo da parte dell'invasione dei saraceni. I primi nuclei abitati si formarono alle pendici dei colli Caprensi o Monti Trebulani a circa 2 km a ovest dalla distrutta città di Cubulteria. Marco Aulo Albino possedeva una villa in prossimità dell'attuale chiesa di San Sebastiano (Villa Albiniani); da questo nome è nata la cittadina di Alvignano con i suoi casali derivanti dai nomi di nuclei familiari e dalla costruzione di successive chiese: San Mauro, San Nicola, Petrilli, Angiolilli, Faraoni, Rasignano San Pietro e in alto sui colli Marcianofreddo . Il nuovo centro fu feudo dei Normanni, degli Angioini e degli Aragonesi. Fu posseduto da numerosi ed importanti famiglie tra le quali quelle degli Origlia, dei De Clavellis ed infine i Gaetani duchi di Laurenzana. Quest'ultima ebbe il dominio sulla terra di Alvignano fino alla fine delle servitù feudali nel 1806. Tra il 1800 e il 1900 i piccoli casali si saldarono tra loro lungo la strada statale 158 dando origine all'attuale agglomerato urbano anche se alcuni di essi conservano ancora oggi una posizione isolata rispetto al paese come Marcianofreddo.
Durante la seconda guerra mondiale ad Alvignano, data la sua posizione strategica, risiedeva il comando tedesco; la città fu liberata dagli Americani nel 1943.
Nel 1945 passò dalla provincia di Benevento a quella di Caserta[5].
Nel dopoguerra si è assistito ad una positiva ricrescita economica della città grazie ad uno degli insediamenti industriali della provincia, una fabbrica di ceramica e laterizi oggi non più funzionante.
Fonte: Wikipedia
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